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mercoledì 19 settembre 2007

Prodi/Alzheimer

ROMA - Beppe Grillo riprende l'offensiva parlando del premier come di un vecchietto preda del morbo di Alzheimer, ossia della demenza senile, dopo averlo accusato di essere soporifero come una pastiglia di Valium. «A Porta a porta il presidente del Consiglio, definito ormai dagli stessi giornalisti 'Valium-Prodi', parlava seduto dietro a una gigantografia con la mia faccia», scrive il comico genovese sul suo blog. «Belin (interiezione tipica ligure che significa "organo sessuale maschile", utilizzata in un discorso al posto di "accidenti", "cavolo", ecc.), è come se la Bbc trasmettesse un discorso alla nazione di Gordon Brown che si rivolge a Mr. Bean. Prodi mi ha colpito, ha detto una cosa qualunquista: I cittadini non sono migliori dei politici. Credo che intendesse tutti i cittadini e tutti i politici. Insomma, siamo un Paese senza speranza», ha affermato Grillo. «Valium ha poi continuato dicendo di me: 'Ora cambia perché dalla critica deve arrivare alla proposta'. Qui mi sono molto preoccupato. Le proposte infatti ci sono: quelle dei cittadini che per mesi hanno scritto commenti e mail al blog. Non sono mie, sono dei datori di lavoro di Prodi. Le ho consegnate personalmente ad Alzheimer-Prodi a Palazzo Chigi l'8 giugno del 2006. Gli lasciai una lettera di licenziamento nel caso non le avesse tenute in considerazione. Mi rassicurò che le avrebbe trasmesse ai ministri competenti. Ho il filmato integrale». «Il programma lo hanno scritto i cittadini, non Grillo», conclude il comico-tribuno. «L'Italia cambierà grazie ai suoi cittadini, non grazie a Grillo. Si parla di vuoto da riempire, ma chi l'ha creato se non l'assenza della politica? Se non la partitocrazia? Attaccano me, ma in realtà attaccano il loro (ex) elettorato. Sono dei pugili suonati».
«Grillo ha detto una cosa grave», ha commentato la neurologa Gabriella Bottini, del Gruppo Alzheimer pronto soccorso. «È chiaro che bisogna vedere il contesto, il termine è però molto infelice», le ha fatto eco Patrizia Spadin, presidente dell'Aima (Associazione italiana malati di Alzheimer). «Si può permettere di usare queste parole solo perché è fortunato e non conosce il problema». A conclusione del servizio sullo scambio d'accuse tra il comico e Prodi, Attilio Romita (Tg1) aggiunge infatti «alcune considerazioni: l'Alzheimer deve restare fuori dal dibattito politico. Usare il morbo come insulto offende milioni di innocenti».

4 commenti:

potter ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
potter ha detto...

ma basta!...ora ce l hanno tt cn grillo!...qll k dice è il pensiero dll maggioranza degli italiani...
centro destra e centro sinistra sn sempre fermi(al centro!)e nn hanno alcuna voglia d cambiare niente (comodissimo così!!).
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Attilio Romita (Tg1) aggiunge infatti «alcune considerazioni: l'Alzheimer deve restare fuori dal dibattito politico. Usare il morbo come insulto offende milioni di innocenti»...
e tutto sto perbenismo???...


dopo il V-day 6 è su tt i tg!e anke se le critiche iN diretta abbondano... io personalmente nei bar vedo ke quando ci sn servizi su Beppe Grillo di critiche dalla gente non ne sento...anzi!.....ERA ORA KE QUALCUNO DICESSE CM STANNO LE COSE E COSA NE PENSA LA GENTE COMUNE!

Linea Gotica ha detto...

BASTA LA CASTA!!!

Anonimo ha detto...

tanto in italia è sempre così: ci si appiglia a tutto pur di non ammettere di aver sbagliato.. e grillo è uno di quelli che invece te le sbatte nel naso le cose, dando fastidio a parecchie persone xkè infanga (giustamente direi) la loro immagine immacolata.. il bello è che LA GENTE NON ASPETTAVA ALTRO! E SIAMO TUTTI CONTENTI CHE CI SIA QUALCUNO CHE HA LE PALLE DI FARLO! W GRILLO!! TUTTI A CASA!!