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mercoledì 21 ottobre 2009

a forlì....il cioccolatino anti alcol....

Arriva il Biffino, il cioccolatino capace di azzerare il tasso alcolemico cinque minuti dopo avere bevuto 2 grappe. Ivan Biffi, titolare dell'omonimo bar di piazza Cavour, ci stava lavorando già da anni. Adesso le prove sono tangibili ed il prodotto è stato brevettato sia a livello nazionale che europeo. Per ora la ricetta resta segreta e questo prodotto è in vendita, a 5 euro al pezzo, solo nel locale forlivese. "Sono in corso sperimentazioni chimiche anche sul sangue".
Il perito chimico Romano Prati spiega meglio i presunti effetti del magico dolcetto: "Pare, dalle prime prove eseguite privatamente, che ci sia un diretto rapporto tra la concentrazione di alcool nei polmoni e quella nel sangue, dopo avere mangiato il cioccolatino".
Quindi, oltre che nell'aria che si soffia nell'etilometro durante i controlli delle Forze dell'Ordine, pare che questa incredibile scoperta riesca anche ad alleviare i sintomi da abuso di alcool. Oltre che un salva-patente, dunque, potrebbe anche diventare un salva-vita. Perché, se così non fosse, ovvero se chi assume il cioccolatino dopo avere bevuto risulta negativo ai test alcolemici, ma presenta tutti i sintomi tipici dell'abuso di alcool, si metterebbero sulla strada di soggetti pericolosi capaci di sfuggire ai controlli.
Ivan Biffi non vuole assolutamente questo: "se qualcuno è ubriaco resta ubriaco, questa è una soluzione pensata per le cene in famiglia, quando si beve qualche bicchiere e non si vuole incorrere nel ritiro della patente o dell'auto. Io lo faccio per aiutare gli altri. L'ispirazione mi è arrivata dall'alto". Non vuole essere un espediente per nascondere gli effetti dell'alcool, ma per attenuarli.
Ai giornalisti è stata data prova concreta del funzionamento del cioccolatino, proprio dal suo inventore. Biffi ha bevuto due grappe e l'etilometro ha attestato 0,65 (oltrepassando il imite di 0,5 consentito per legge). Subito dopo ha mangiato il dolcetto e ha di nuovo soffiato nell'apparecchio. La concentrazione di alcool era scesa immediatamente a 0,19. Dopo 5 minuti la terza prova: zero.
Una grossa azienda sarebbe in trattativa per la cessione del brevetto e anche la redazione della trasmissione Porta a Porta sarebbe interessata alla notizia. Ma cosa c'è dentro a questo cioccolatino? "Una miscela di ingredienti alimentari usati normalmente anche in pasticceria - spiega Biffi - pensati per poter essere utilizzati anche in forma solubile".

lunedì 5 ottobre 2009

Scudo fiscale, le giustificazioni del PD

4 ottobre 2009
I 22 parlamentari del Pd assenti ieri in occasione del voto finale sullo scudo fiscale si dividono in due liste: i malati e gli ingiustificati. Beppe Fioroni compare nella prima lista, dichiara alla stampa che “combatte da tre mesi con una peritonite” , che aveva un impegno a Torino, ma “come capita ai medici la mia situazione di salute si è complicata da febbraio ad oggi e mi hanno appena detto che devo fare un terzo intervento di addomino-plastica”. Nessuno vuole mettere in discussione la situazione fisica di Fioroni, ma ci permettiamo di porre una domanda: come mai l’onorevole, giustificato perché malato, non può recarsi in aula ma invece a Torino ci va davvero e presenzia ad una conferenza stampa? Il giornalista dell’Ansa di Torino, Renato Botto, che ha firmato i lanci di agenzia usciti venerdì, conferma a Il Fatto di aver incontrato Fioroni tra le dodici e le tredici, proprio nel momento in cui si svolgeva il voto finale in aula, per mezz’ora. “Era lui – scherza – a meno che non abbia un gemello…”. In effetti venerdì a Torino era previsto un incontro tra l’ex ministro e gli operatori della scuola, che Fioroni non menzionerà mai tra le sue giustificazioni. Anzi, si farà inserire nella lista dei “meno cattivi” per malattia. “Da quando è stato formato il governo Berlusconi – dichiara Fioroni da Torino - stiamo assistendo a una campagna denigratoria della scuola senza eguali, nell'indifferenza generale del Paese”. Ma perché, anche lui, è stato indifferente al suo compito di parlamentare, se la malattia gli permetteva un viaggio in Piemonte? La lista dei malati del Pd comprende Ileana Argentin (visita medica), Enzo Carra (intervento ai reni), Angelo Capodicasa (ricoverato da Agrigento), Lucia Codurelli (anche lei in ospedale), Sergio D’Antoni (ricoverato d’urgenza ), Antonio La Forgia (malattia) e Marianna Madia (importanti accertamenti medici). Indirettamente malato anche Massimo Pompili, assisteva il fratello ricoverato. Considerati ingiustificati, anche se affermano di aver avuto il via libera dal partito, Giovanna Melandri, Linda Lanzillotta e Lapo Pistelli che erano “in missione per il Pd” a Madrid, alla “Global Progress Conference” promossa dalla Fondazione Ideas. Arrabbiatissima Paola Binetti, sospettata di essere assente per una scelta interna ai rutelliani, che non accetta le accuse: “Non pensavo si approfittassero di questa situazione per fare campagna elettorale per il congresso – dichiara la Binetti – sono molto delusa e non so cosa succederà al quadro politico e al Pd”. E sfoga il suo malumore in un post sul suo blog dove dichiara di aver preso un impegno con la Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, venerdì mattina perché solitamente è un giorno non impegnato da voti, e di avere l’83,19% di presenze in aula. Ci lascia anche intendere che il suo compagno di banco, invece, è un assenteista seriale “che potrebbe anche dimettersi, perché nella vita bisogna fare delle scelte”. Non ci vuol dire il suo nome, ma non è difficile rintracciarlo in Antonio Gaglione, già sottosegretario alla Salute nel governo Prodi, cardiologo interventista di Brindisi, praticamente sconosciuto ai frequentatori di Montecitorio. Martedì alle 12.30 si riunirà alla Camera il Comitato direttivo del gruppo, allargato ai capigruppo di commissione, che dovrà “processare” gli assenti e decidere se infliggere sanzioni. Gli imputati non potranno nemmeno appellarsi alla scusa che suggeriva Bersani in conferenza stampa: “Se fossimo stati in numero maggiore noi, sarebbero stati di più anche loro”, perché venerdì il Pdl era in seria difficoltà e aveva già richiamato urgentemente in aula i Ministri. ( fonte - Il Fatto Quotidiano n°11 del 4 ottobre 2009 )