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giovedì 7 giugno 2007

Holidays in the sun

Tutti in vacanza! boh... ammetto ke senza di me radio akalakala perderà tantissime visite e il livello si abbasserà parecchio..però.. scherzo ovviamente anzi vi passo il testimone per questo inizio d'estate Gengio nn sarà presente quasi x niente, quindi altro fattore importante è ke nn c'è moderazione nei commenti spero però ke l'attività rimanga alta grazie a voi... anke perchè negli ultimi tempi riscuatiamo centinaia di visite al giorno con facilità... anke da paesi come il Kazakhstan (sì, si scrive così, da quello ke mi ricordo anke se sto stupido correttore ortografico mi segna errore).


BUONE VACANZE A TUTTI! SCHOOL'S OUT FOR SUMMER come direbbe Alice Cooper..

POtter

ascoltatori si son lamentati ke la radio non va,, xké???????

Crash test

L'italia... una terra di santi e poeti. Terra di eroi e navigatori. Terra di imperatori e lavoratori. Ma, più importante, terra di pecore. Un posto in cui la televisione decide della nostra vita fino a decidere per noi cosa mangiare, comprare, guardare e addirittura pensare. Dove non arriva la tv abbiamo a condizionarci la chiesa col suo finto perbenismo, la stampa più o meno venduta agli sponsor, la mafia (chiamata Cosa Nostra al sud, Casa delle Libertà al centro, Lega Nord nelle alpi e Comunione e Liberazione ovunque), la politica, le pubblicità e tutto il resto.
Una terra in cui una vicenda come quella di Cogne ha tenuto il fiato sospeso a tutti noi per oltre cinque anni per una pazza che ammazza il figlio mentre nessuno sa nulla dei morti causati dai caccia americani ad Ustica, provincia di Palermo anche se sono ormai passati quasi trent'anni.
Una terra in cui il Grande Fratello fa miliardi di euro e milioni di ascolti con un'idea vecchia come il mondo. Si tratta di prendere le persone più deficienti del globo e chiuderle in una gabbia da cui non possano uscire. 20 anni fa si chiamava manicomio, ora GF.
Una terra in cui anche il politico di turno possa dire le sue (fatemelo dire) cazzate davanti ad una telecamera e diventare premier, passando da capo picciotto a capo dello stato. (MI CONSENTA, non sto facendo riferimento a nessuno).
Terra in cui i telegiornali parlano del caldo e delle estati dei VIPS, degli elettrodomestici in standby e di quel bambino aostano ma non della mafia, delle leggi dei nostri politici, delle migliaia di guerre in atto nel terzo mondo per il guadagno del primo, del razzismo dilagante nelle nostre città dell'odio per il diverso.
Pensateci: da secoli non abbiamo più santi, i poeti di oggi non valgono un'unghia di Dante o Petrarca, gli eroi sono in via di estinzione da quando Ghandhi è stato ucciso, la nostra luna rossa perde, virtualmente gli imperatori non ci sono più (ci sono i don della mafia e i cardinali), e i lavoratori ormai, tolti gli onorevoli e i preti, sono troppo pochi (e quelli onesti poi...). Rimangono solo le pecore.
Rivediamo la costituzione:
L'Italia è una repubblica fondata sulle pecore.
La sovranità appartiene ai ricchi, che la esercitano nelle forme che preferiscono e nella totale assenza di limiti.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti decisi dai ricchi per le pecore, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, ovvero la televisione, e richiede che non gli si rompano le scatole per fare i loro porci comodi.
....
Potrei andare avanti, ma è una storia che tutti sappiamo e che però nessuno vuole vedere.
"Nulla vidi, nulla sacciu". Viva l'omertà.
Che schifo di terra...