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giovedì 4 ottobre 2007

I fumetti uccidono? A quanto pare SI

Death Note è un manga giapponese tuttora pubblicato in gran parte dell'europa. Facendo un breve riassunto dell'opera si può dire che il protagonista, Light Yagami, ottiene un "quaderno della morte" con cui, semplicemente scrivendo il nome di qualcuno, può uccidere. Sceglie quindi di usare questo "potere" per ripulire il mondo dalla "feccia" quali: assassini, stupratori ecc... firmandosi col nome d'arte di Kira.
Il manga può piacere o meno e non siamo qui per discutere di questo. Ciò che invece sono sicuro che non piacerà è il corpo di un un uomo ritrovato smembrato in un parco Belga con un foglio di fianco con su scritto "Watashi wa Kira desu" = "Io sono Kira".
La notizia è fresca fresca e quindi non ci sono reazioni da parte dei media e della gente. Inutile dire che se fosse successo in Italia la Moige (Movimento Italiano Genitori), il vaticano o la gente dell'Italia sul 2 avrebbero condannato il fumetto e ne avrebbero vietato la circolazione, ritenendolo un manga amorale e che induce alla violenza. Sarebbero apparsi degli psicologi che avrebbero detto che Death Note era intrinsecamente malvagio e infine il papa l'avrebbe citato nel suo angelus.
La mia personale opinione è che i malati di mente ci siano sempre stati e che quel tipo ha voluto scrivere "sono Kira" solo per fare scena, e che il fumetto non sia la causa di quel gesto. Io leggo il fumetto in questione da 6 mesi e non ho ammazzato nessuno, ancora. E' certo che non sia una lettura leggera e tranquilla, ma tra leggere di omicidi e "smembrare un uomo" credo che ci sia una considerevole differenza. Ora scusate se vi lascio ma devo cercare qualcuno da torturare e poi uccidere.