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giovedì 7 febbraio 2008

delle 2 meglio abortire....

ROMA - L'orrore si è materializzato improvvisamente, sul nastro trasportatore di un magazzino di carta riciclata, a Santa Palomba, alle porte di Roma. Un'addetta al deposito ha scoperto, tra i rifiuti di carta, il cadavere di un neonato, orribilmente tranciato a metà, dilaniato dagli ingranaggi dei macchinari di smistamento. Aveva il cordone ombelicale ancora attaccato, ma non è stato possibile risalire al sesso del piccolo, visto che mancava tutta la parte inferiore. Il macabro ritrovamento è stato fatto nelle prime ore della mattina, attorno alle 7.30, nel magazzino della società Inca di via delle Gerbere, a Santa Palomba.
Nel magazzino confluiscono rifiuti di carta dalle campane di raccolta di diverse zone di Roma e dei comuni limitrofi. Non si esclude che il neonato possa essere stato gettato in una cassonetto per la carta e trasportato con uno dei carichi che arrivano a Santa Paolomba. Gli inquirenti che indagano sul caso, assieme al titolare della ditta di smaltimento dei rifiuti differenziati: stanno cercando di individuare da dove provenisse il carico di carta. Secondo il responsabile della ditta, probabilmente il carico risale a mercoledì sera e potrebbe provenire da Ostia.
Nel frattempo, gli investigatori del Commissariato Ostia Lido in collaborazione con gli altri Commissariati di Roma stanno indagando in diversi ospedali dei dintorni della capitale per verificare se in nottata, o nella giornata di mercoledì, qualche donna abbia chiesto soccorso.
La magistratura di Roma ha subito disposto l'autopsia, soprattutto per capire se il bambino sia morto a causa dei macchinari che hanno straziato il suo corpo oppure se sia morto soffocato all'interno del contenitore di carta da riciclaggio.