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domenica 24 giugno 2007

Maria Falcone critica: «Senza ergastolo chiude l’Italia degli onesti»

Esterrefatta e preoccupata. E’ questo lo stato d’animo di Maria Falcone, sorella di Giovanni, il giudice assassinato dalla mafia del maggio del 1992 a Capaci. «La paventata iniziativa parlamentare che prevederebbe l'abolizione della pena dell'ergastolo mi lascia completamente esterrefatta. Io credo che a questo punto l'Italia degli onesti può abbassare le saracinesche della Maria Falcone, presidente della Fondazione «Giovanni e Francesca Falcone», conferma tutte le preoccupazioni avanzate venerdì scorso a Palermo dal procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, che si è detto seriamente turbato da qualsiasi ipotesi di attenuazione delle pene previste per i reati di mafia. Il timore di Grasso è che la possibile cancellazione dell'ergastolo possa, tra l’altro, scatenare «una guerra di mafia di proporzioni immani», provocato dalla rimessa in libertà di capimafia in cerca di regolamenti di conti o con la voglia di tornare ai posti di comando.
«Mi auguro – ha detto ancora Maria Falcone - che tutte le forze politiche respingano decisamente questa proposta che definisco semplicemente assurda. In quasi tutte le regioni meridionali, ancora oggi la pressione nella mafia e delle altre organizzazioni criminali è forte. I boss decidono gli affari illeciti e ordinano omicidi. Per questo nel nostro Paese c'è ancora bisogno di uno strumento efficace come la pena dell'ergastolo. In un'epoca in cui il garantismo viene esteso a tante categorie e in più circostanze, non ritengo di dovere essere garantista verso i criminali e gli assassini che tanto sangue innocente hanno versato sulle strade del nostro Paese».
io sono d'accordo con lei...penso che la pena dell'ergastolo non sia da "togliere"...pensate al "disordine" che c'è ora nel nostro Paese e pensate al "disordine" che ci potrebbe essere nel nostro Paese senza l'ergastolo...minimo 10 morti tutti i giorni...non è una bella prospettiva secondo me...