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lunedì 10 settembre 2007

dopo il V-Day...

MILANO - Mentre il mondo della politica si divide sul V-Day di Beppe Grillo, la giornata del «vaffa» a sostegno della petizione per il Parlamento pulito, dagli ambienti dello spettacolo arrivano plausi per il comico genovese e per la sua decisione di sfidare il Palazzo.
«Chiunque abbia davvero a cuore la politica - commenta Sabina Guzzanti, che sabato è salita sul palco a fianco di Grillo (il quale, a sua volta, aveva partecipato al film della Guzzanti, Viva Zapatero, girato dopo la soppressione di Raiot da parte della Rai del centrodestra) - credo che non possa che rallegrarsi della grande partecipazione al V-Day. Non si può che avere parole di elogio per l'impegno di Grillo». «Ho sentito dei politici gridare che era una vergogna - fa notare la Guzzanti -, per esempio Pier Ferdinando Casini. Penso che la vergogna sia un politico che si arrabbia per la partecipazione popolare». «Trovo che sia un bene che i comici, chi fa satira e più in generale gli intellettuali, si impegnino. Il dato preoccupante è che la gente si fidi infinitamente più di loro che dei propri rappresentanti ufficiali in Parlamento. Non è la prima manifestazione di questo genere e non sará l'ultima. Per fortuna ci sono ancora tante persone che hanno a cuore questo Paese e non vogliono lasciarlo nella mani dei corrotti e dei mafiosi».
A difendere la discesa in campo di Beppe Grillo c'è anche Gino Vignali, che con Michele Mozzati forma la coppia di autori comico-satirici Gino e Michele. «Mi aspettavo questa grande adesione - dice Vignali -. Le richieste di Grillo erano tutte sacrosante. Difficilmente si possono prendere le distanze. Ma non escluderei, e succede purtroppo spesso in Italia, che molli il colpo, come è successo anche per Moretti».
«È umano e molto facile desiderare che tutto sia pulito e in ordine. - mette però le mani avanti Oreste Lionello - Ma se gli stessi che attaccano la disonestá dei governanti o dei politici, come Grillo, rivolgessero occhi su se stessi si renderebbero conto che i quattro quinti dei cittadini italiani sono nella stessa situazione». «Ogni attore è libero di dire ciò che vuole - dice ancora l'imitatore del Bagaglino -. Grillo è un comico che mi ha divertito molto, non entro nel merito delle sue battute, non so se sono battute o se è politica, non è chiaro. È chiarissimo che ognuno fa il suo lavoro. E comunque dei miei colleghi parlo solo ai loro funerali».
Per Andrea Rivera, autore satirico del "teatrocanzone", «Beppe Grillo ha fatto una cosa grande perchè ha dato libero sfogo al popolo, basta che non cada tutto nel qualunquismo». «Sono d'accordo - aggiunge - con l'idea di far cacciare i parlamentari condannati da Camera e Senato, in particolare uno condannato per mafia fino agli anni '80. Per il resto mi preoccupa molto anche il 'V-day' di tutti i giorni. Vorrei fare una richiesta a Gentiloni: fare una legge per evitare di far vedere tutte le immagini di morte che ci propinano ogni giorno i telegiornali».

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