Arriva il Biffino, il cioccolatino capace di azzerare il tasso alcolemico cinque minuti dopo avere bevuto 2 grappe. Ivan Biffi, titolare dell'omonimo bar di piazza Cavour, ci stava lavorando già da anni. Adesso le prove sono tangibili ed il prodotto è stato brevettato sia a livello nazionale che europeo. Per ora la ricetta resta segreta e questo prodotto è in vendita, a 5 euro al pezzo, solo nel locale forlivese. "Sono in corso sperimentazioni chimiche anche sul sangue".
Il perito chimico Romano Prati spiega meglio i presunti effetti del magico dolcetto: "Pare, dalle prime prove eseguite privatamente, che ci sia un diretto rapporto tra la concentrazione di alcool nei polmoni e quella nel sangue, dopo avere mangiato il cioccolatino".
Quindi, oltre che nell'aria che si soffia nell'etilometro durante i controlli delle Forze dell'Ordine, pare che questa incredibile scoperta riesca anche ad alleviare i sintomi da abuso di alcool. Oltre che un salva-patente, dunque, potrebbe anche diventare un salva-vita. Perché, se così non fosse, ovvero se chi assume il cioccolatino dopo avere bevuto risulta negativo ai test alcolemici, ma presenta tutti i sintomi tipici dell'abuso di alcool, si metterebbero sulla strada di soggetti pericolosi capaci di sfuggire ai controlli.
Ivan Biffi non vuole assolutamente questo: "se qualcuno è ubriaco resta ubriaco, questa è una soluzione pensata per le cene in famiglia, quando si beve qualche bicchiere e non si vuole incorrere nel ritiro della patente o dell'auto. Io lo faccio per aiutare gli altri. L'ispirazione mi è arrivata dall'alto". Non vuole essere un espediente per nascondere gli effetti dell'alcool, ma per attenuarli.
Ai giornalisti è stata data prova concreta del funzionamento del cioccolatino, proprio dal suo inventore. Biffi ha bevuto due grappe e l'etilometro ha attestato 0,65 (oltrepassando il imite di 0,5 consentito per legge). Subito dopo ha mangiato il dolcetto e ha di nuovo soffiato nell'apparecchio. La concentrazione di alcool era scesa immediatamente a 0,19. Dopo 5 minuti la terza prova: zero.
Una grossa azienda sarebbe in trattativa per la cessione del brevetto e anche la redazione della trasmissione Porta a Porta sarebbe interessata alla notizia. Ma cosa c'è dentro a questo cioccolatino? "Una miscela di ingredienti alimentari usati normalmente anche in pasticceria - spiega Biffi - pensati per poter essere utilizzati anche in forma solubile".
Una cosa simile esisteva già, ma era una pasticca che, una volta presa, ti faceva star ancora peggio (forte mal di pancia, vomito, giramenti di testa e allucinazioni) e ti azzerava il tasso alcolemico per l'etilometro, ma restavi ubriaco.
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